La maschera di Zotti

Dopo la conferma dell’head coach Marco Regazzi, la Virtus Imola ufficializza anche il suo primo assistente: Andrea Zotti proseguirà la propria esperienza sulla panchina giallonera nella stagione 2020/2021.

E’ ormai consolidato il rapporto con il coach imolese, giunto alla quinta stagione consecutiva in maglia Virtus: Zotti rappresenta anche un punto fisso del settore giovanile giallonero gestito dal responsabile tecnico Giovanni Savio e delle attività quali l’Over Time Camp (quest’anno sospeso per via dell’emergenza sanitaria).

La sua è una presenza silenziosa ma fondamentale all’interno dello spogliatoio Intech, con cui ha condiviso tutte le ultime vicissitudini come assistente tecnico.

Per Regazzi e Marchi la sua conferma non è mai stata messa in dubbio, viste le capacità e l’esperienza che Zotti ha dimostrato sulla panchina giallonera.

Andrea Zotti, sei soddisfatto per questa ennesima conferma alla Intech?
“Certamente, questa riconferma non può che riempirmi di soddisfazione: ringrazio, quindi, la Società, il DS Carlo Marchi e coach Marco Regazzi per avermi rivoluto al loro fianco”.

Dopo l’emergenza sanitaria, prende forma la stagione giallonera. Come credi sarà la ripartenza agonistica?
“Come assistente mi avvio verso la quinta stagione alla Virtus, anche se in realtà ho un altro anno nelle giovanili a metà del quale subentrai sempre come vice in una stagione in cui arrivò l’ultima finale promozione giocata dalla Virtus.
Per la ripartenza agonistica, dopo un anno di rifondazione che, emergenza a parte, è stato davvero entusiasmante, so che si sta lavorando con l’obiettivo di crescere. E, quindi, penso ci siano i presupposti per poter provare a fare ancora meglio dell’anno passato”.

Prosegue il cammino dello staff tecnico composto da te, coach Regazzi e dal D.S. Carlo Marchi. Tutti i tifosi si aspettano scintille:
“Carlo dimostra ogni anno di essere uno dei migliori a fare il suo lavoro, costruendo squadre che hanno sempre lottato per i piani alti del campionato o pescando giocatori poco conosciuti (com’è successo quest’anno) che si sono rivelati scommesse vinte. In questo ha trovato un coach come “Rega” che sa lavorare in palestra e far crescere le proprie squadre ed i ragazzi giovani in rampa di lancio.
Io, quindi, mi sono solo inserito fra due persone di altissimo spessore, cercando di mettermi a disposizione, per dare il mio piccolo contributo a seconda del bisogno.
Credo ne sia uscito uno staff ben assortito che ai tifosi, insieme alla squadra, ha regalato delle belle emozioni. Vogliamo, quindi, ripeterci”.