La più brutta versione

Virtus Under 17 – Girone G: andata XI giornata 

BASKET ARGENTA- BASKET GIALLONERO IMOLA 62-48

(13-7, 37-17, 46-31)

Virtus Imola:  Kavaja, Carnevali 1, Covatta 11, Pasotti 6, Salvinni, Martignani, Rossi 1, Arcangeli 5, Franzoni 15, Ragazzini 3, Grillini 2, Noferini 4.  All. Panizza, Ass. Piattesi

Si ferma la corsa della Virtus  ad Argenta che così raggiunge i gialloneri al secondo posto in classifica al temine del girone di andata.

Che non fosse una galoppata senza ostacoli come le precenti partite lo si sapeva, i padroni di casa, infatti, dopo le prime partite più incerte con un inciampo a Medicina nel match di esordio avevano ottenuto risultati del tutto analoghi ai nostri con la sola altra sconfitta con Molinella, che comanda ancora a punteggio pieno, tuttavia l’ultimo periodo in decisa crescita lasciava presagire una partita più equilibrata.

Non è stato così perchè i nostri ragazzi questa volta non hanno trovato le contromisure per controbattere un coriaceo avversario che ha saputo sfruttare i punti deboli e mentalmente è stato più forte.

Ma partiamo dall’inizio: si apre il sipario e va in scena il “Rocky horror picture show”, entrambe le squadre sono molto contratte e sembra di essere tornati indietro di 10 anni in quanto a medie di tiro. L’aggressività in difesa di entrambe non giustifica gli errori degli attacchi ma dopo 7 minuti le squadre sono sul 5-3 per i padroni di casa, ma, mentre i nostri continuano a spadellare, i biancoblu recuperano ispirazione e piazzano un 8-0 mortifero che i nostri accusano piu del lecito; nel fine tempo limitano i danni con un paio  di buone conclusioni, ma le facce non sono quelle giuste.

Si aspetta una reazione nel secondo quarto dopo quella poderosa di due giorni prima a Russi, ma stavolta a prevalere sono le insicurezze sulla buona volontà che si infrange contro il muro dei ferraresi che sfruttano i nostri errori e si involano a +20 alla pausa lunga.

Un colpo da ko prima sul morale che sul valore tecnico; proviamo una reazione di carattere e  arriviamo ancha a dimezzare lo svantaggio ma Argenta è in controllo e ci colpisce dove fa più male ovvero battendo il nostro pressing, vera coperta di Linus fino ad oggi nei momenti meno ispirati, con lanci lunghi e canestri facili in soprannumero frustrando così i nostri più fsticosi tentativi.

Per tutta la seconda parte della partita facciamo un po’ di tira e molla accorciando di qualche punto ma non troviamo mai la continuità giusta per tornare in partita chiudendo con un punitivo -15; magrissima consolazione è essersi aggiudicati gli ultimi due parziali.

Cosa non ha funzionato; innanzituto come già accennato il punto di forza che ha contraddistinto la prima parte del campionato, il pressing, ha dato risultati a singhiozzo e parziali: mentre sulla prima linea  sono state sempre numerose le palle recuperate, i recuperi sulla seconda sono stati affannosi e sono diventati una coperta corta una volta superata  la prima con lanci lunghi quando, purtroppo spesso, precisi.

Questo ci ha fatto perdere sicurezza e ciò si è riverberato sull’attacco; se non troviamo soluzioni rapide e in velocità, anche grazie alle palle recuperate, fatichiamo ancora tremendamente a trovare sbocchi per tiri facili in avvicinamento e inevitabilmente ci affidiamo al tiro da fuori, su cui si sta lavorando ma non è ancora un punto di forza e quando ci sono squadre toste questo può diventare un problema, da risolvere con il lavoro in palestra.

C’è da dire che le sconfitte ripetute subite lo scorso anno certamento non hanno favorito la formazione di una mentalità vincente, ma hanno costretto tutti ad innalzare il proprio livello per far fronte ad avversari certamente più forti; quest’anno la squadra ha cambiato completamente pelle e modo di giocare, ciò è un bene per i ragazzi che ampliano i propri orizzonti e imparano ad adattare il proprio registro di gioco migliorandosi; ma un modo di giocare nuovo richiede tempo per essere completamente assimilato ed è possibile che nei momenti di difficoltà faccia perdere riferimenti consolidati.

D’altra parte però, le vittorie facili, se da un alto danno entusiasmo e fiducia nel proprio lavoro, dall’altra non danno la misura dei propri limiti da abbattere, non abituano alle difficoltà, a giocare sotto pressione, per cui, può capitare di non avere gli strumenti anche mentali giusti quando l’asticella, improvvisamente si alza; su questo c’è certamente molto da migliorare e una battuta di arresto non deve certamente togliere fiducia nel proprio lavoro, che serve proprio per superare gli errori che si sono visti in questa partita.

In ogni caso si possono fare tutte le disamine tecniche possibili ma se si tira 88 volte con il 21% al tiro contro i 59 degli avversari con il pur non eccelso 41%, con tanti errori banali è praticamente impossibile pensare di poter vincere qualsiasi partita.

Difficile trovare aspetti positivi in questa partita anche se una reazione nella seconda parte del match c’è stata e occorre rilevare che non hanno mollato fino alla fine; inoltre Argenta ha fatto male in contropiede ma a difesa schierata ha fatto decisamente fatica.

Inizia sabato 11 alle 17,30 il girone di ritorno in casa del Faenza Basket Project per tornare a trovare il percorso dopo la battuta di arresto.

Foto Gian Luca