MICHELE BIAVATI E’ IL NUOVO UNDER
Sarà Michele Biavati il decimo della prima squadra in serie C Gold a cui si aggrega in modo stabile come under. Ala, classe 2002, è un atleta nato e cresciuto con i colori gialloneri addosso.
In questa stagione si sta facendo notare ad alti livelli nel campionato under 19 Silver di cui è il secondo cannoniere dell’intera categoria (nei 6 gironi), oltre che il primo assoluto nel girone D, grazie ad oltre 20 punti di media ad allacciata di scarpe.
Un valore aggiunto notevole per coach Alberto Alfieri che si è appoggiato molto a lui finora, sfruttando la sua stagione particolarmente brillante nella leadership e nel tiro.
In serie C Gold sarà utilissimo soprattutto in allenamento dove andrà ad alzare l’intensità e il lavoro di squadra, mentre in partita potrà dare un buon contributo quando chiamato in causa dallo staff tecnico.
Michele, stai viaggiando, in under 19 Silver coi Tatanka, alla media di 20,3 punti a partita. Come ti senti ad essere il topscorer dell’intero girone D ed il secondo marcatore dell’intera categoria?
“Sinceramente ad inizio stagione non mi sarei mai aspettato di tenere una media del genere, soprattutto per il fatto che non sono solito ad essere un realizzatore, ma evidentemente il lavoro svolto con coach Alfieri negli ultimi anni ha dato i suoi frutti e sono migliorato anche sotto quel punto di vista”.
Sei senz’ombra di dubbio uno dei migliori prospetti del “parco” giovanile della Intech Virtus Imola, unendo tutte le caratteristiche necessarie a farsi notare: buon tiro, buona presenza in campo, serenità ed educazione. Ti rivedi in questa analisi?
“Sono contento di essere considerato un buon prospetto, anche se ci sono altri ragazzi forti quanto me, se non di più, nelle due under 19. Sono anche molto felice di essere riuscito a migliorare nel fondamentale del tiro però ho ancora tanto da lavorare su tutti i fondamentali”.
Come ti poni di fronte alla chiamata dello staff tecnico della prima squadra in serie C Gold?
“Per quanto riguarda la chiamata in serie C Gold, questa l’ho vista come una sfida soprattutto per il fatto di riuscire a coniugare l’impegno sportivo con quello universitario. Per il resto mi fa piacere allenarmi con giocatori di livello superiore e sono sicuro che sarà una esperienza che mi tornerà utile in futuro”.