“AL GIRO DI BOA RIPARTIAMO DA ZERO”

Domenica 22 gennaio comincerà il girone di ritorno della serie B e per la Virtus Imola è il momento ideale per stilare un primo bilancio della stagione, quando 15 giornate sono alle spalle ed altrettante devono essere ancora giocate (meno una, quella contro Firenze).
Un bilancio che vede tante sfaccettature, perchè non si considera solo l’aspetto tecnico, ma anche quello societario e quella dell’ambiente.
Con i 2 punti guadagnati contro Firenze cancellati per i noti guai societari dei toscani (con ritiro dal campionato), la Virtus parte nel girone di ritorno in un (comunque clamoroso) 5° posto in coabitazione.
Il commento di coach Marco Regazzi, del capitano Jacopo Aglio, del direttore generale Gabriele Torreggiani e dei tifosi Luca Patuelli e Walter Grandi.

Marco Regazzi, head coach:

“Abbiamo finito un buon girone d’andata: siamo contenti ovviamente di quello che abbiamo fatto e dell’entusiasmo che abbiamo creato, anche a livello di gente e di riscontri domenicali delle presenze. Siamo in pieno campionato e ci aspetta un girone di ritorno molto intenso e difficile. Avremo a disposizione sette partite in casa e sette partite fuori che dovremo affrontare al 100% delle nostre possibilità.
Il girone d’andata ci ha proiettato la luce di tanti addetti ai lavori che ci avevano messo nelle ultime posizioni alla vigilia del campionato. Invece abbiamo clamorosamente smentito quelle che erano le previsioni. Ma questo conta poco, perché, comunque, il campo da qui alla fine deciderà dove e come arriveremo.
Ovviamente siamo contenti, ma siamo anche consapevoli che dobbiamo dare di più, dobbiamo fare di più. È stato un bel girone d’andata, anche se abbiamo qualche rimpianto. Due partite su tutte: Ancona e Fiorenzuola. Abbiamo sicuramente anche avuto la beffa dei 2 punti cancellati per la vicenda di Firenze, che, tra l’altro, era stata una delle migliori partite della nostra stagione. Abbiamo giocato tante, tante buone partite, anche se in qualche occasione abbiamo giocato non al meglio, ma direi che durante l’anno possono capitare partite di questo tipo. Ad esempio, la prima contro Jesi in cui abbiamo pagato l’effetto del debutto nella nuova categoria ritrovata dopo troppo tempo, con qualche paura, qualche amnesia che poi, pian piano, ci siamo scrollati di dosso durante il girone d’andata. Oltre, ovviamente, ai meriti di Jesi, giocammo una partita un po’ contratta, un po’ insicura e con un po’ di paura, ma era l’esordio e ci poteva stare. L’unica partita in cui non abbiamo fatto bene e abbiamo avuto qualche problema a livello fisico e mentale è stata l’ultima a Piacenza, in cui abbiamo sbagliato l’approccio mentale e non abbiamo espresso il nostro solito basket.
Probabilmente abbiamo patito l’ultimo mese e mezzo di vari infortuni ed influenze varie che non ci hanno mai fatto allenare al massimo e abbiamo pagato tutto in questa partita che non è stata figlia delle nostre caratteristiche, della nostra voglia di mettere intensità e di giocare in velocità. E’ l’unica partita di cui sono deluso e arrabbiato, perchè abbiamo fatto un’altra partita rispetto ai nostri piani. Però, effettivamente, durante il girone d’andata è stata l’unica negativa. In casa contro Senigallia non abbiamo giocato alla pari, perchè ci mancavano due giocatori ed altri tre-quattro erano al 50% per l’influenza, quindi ci poteva stare la sconfitta. Però, abbiamo fatto tante belle partite fuori casa: sicuramente una delle ciliegine è stata la trasferta di Rieti, anche al di là del risultato finale, dove avremmo meritato, perchè abbiamo giocato molto bene, creando parecchie difficoltà alla capolista.
Ora, però, sappiamo che dovremo giocare a testa bassa, pensando che tutto quello fatto finora non conta niente: deve essere ben chiaro a tutti che si riparte da zero. Adesso dovremo metterci grande impegno, grande dedizione e cercheremo di provare a stupire ancora con il nostro entusiasmo”.

Gabriele Torreggiani, Direttore Generale:

“Il bilancio di questa prima parte di stagione da un punto di vista societario lo vorrei dividere in più settori, partendo da quello sportivo. Il bilancio della prima squadra in serie B è, indubbiamente, positivo, perchè siamo in linea con quelli che sono gli obiettivi societari. Più che pensare alla squadra che occupa il 4º posto e che avrebbe due punti in più (Firenze, ndr) preferisco pensare che ha 12 punti di vantaggio sulla 13esima, visto che il primo obiettivo dichiarato è quello di mantenere questa categoria e per farlo bisogna intanto arrivare nelle prime 12, per poi giocarsi gli spareggi successivi e confermarsi in questa categoria.
Dal punto di vista societario avevamo l’obiettivo anche di portare ancora più pubblico al PalaRuggi rispetto ai già tanti tifosi che seguivano la Virtus negli anni precedenti. E anche questo è un obiettivo che, mi sento di dire ci soddisfa pienamente: dalle 900 presenze delle prime due-tre partite che hanno segnato il ritorno della Virtus Imola in un campionato di serie B nazionale dopo tanti (troppi) anni, i dati delle presenze hanno avuto una crescita costante, fino ad arrivare alla media di oggi che oscilla tra le 1200 e le 1300 persone a partita, chiaramente escludendo l’exploit del derby contro l’A.Costa. Si tratta di un ottimo risultato, anche perchè, se escludiamo Ozzano e Fabriano che hanno portato molto pubblico nel settore ospiti al seguito della squadra, possiamo affermare che il resto si può considerare oramai uno zoccolo duro di tifoseria che la Virtus vede sugli spalti in tutte le partite casalinghe. L’altro dato che ci inorgoglisce è la costante presenza in curva dei tifosi dell’Armata Giallonera che seguono la squadra sempre anche in trasferta. E questo è molto importante perchè già in estate avevamo avuto un ottimo riscontro della campagna abbonamenti che aveva portato alla sottoscrizione di quasi 200 tessere. Questo significa anche che la nostra squadra di comunicazione marketing che è stata messa in piedi ha dato dei risultati, sicuramente anche con la vendita del merchandising e tutto il resto. Quindi da questo punto di vista siamo soddisfatti e il bilancio non può che essere positivo. Così come per quello che riguarda l’altro aspetto di lavoro che stiamo portando avanti, ma che ha meno a che fare con la serie B, bensì il settore giovanile al cui percorso noi siamo quotidianamente attenti, con il desiderio di farlo crescere e portarlo avanti in una determinata maniera. Abbiamo raggiunto dei numeri ragguardevoli di iscritti ai nostri corsi giovanili di Virtus Imola e Basket Giallonero che sfiorano le 300 unità, 100 delle quali sono ragazze. E’ un risultato che conferma la credibilità che il nostro lavoro e lo staff tecnico del nostro settore giovanile ha nei confronti del tessuto imolese e per chi vuole giocare a pallacanestro o vuole iniziare a farlo. Altro dato che ci interessa monitorare e far crescere è quello del delle partnership a livello di sponsorizzazioni: anche da questo punto di vista abbiamo avuto molte aziende che hanno espresso la loro disponibilità e volontà ad affiancare il proprio brand e sostenerci nella nostra attività. Questo ci fa molto piacere. Abbiamo implementato l’attività di hospitality durante le partite casalinghe, di newsletter e mailing che tengono costantemente e settimanalmente informate le aziende nostre sponsor di quello che sono le nostre iniziative. Abbiamo destinato anche fondi a livello di iniziative di beneficenza che vogliono far sì che il brand Virtus Imola sia sempre più valorizzato e sempre più riconosciuto come un brand credibile, un brand presente, un brand da sostenere.
E quindi tutti questi aspetti societari, non solo quello sportivo legato alla serie B e alla prima squadra, sono portati avanti e si stanno portando avanti in linea con i piani che ci eravamo preposti in estate. C’è ancora del lavoro da fare, c’è ancora della strada da percorrere per la crescita, ma in questi primi 6 mesi, da quando io sono a Imola, insieme al presidente Stefano Loreti e a tutto il direttivo, al direttore sportivo Carlo Marchi e a tutto lo staff della Virtus Imola, è sicuramente un lavoro che mi dà soddisfazione e stimolo a fare ancora meglio”.

Jacopo Aglio, Capitano:

“Siamo arrivati finalmente al giro di boa. Siamo, ovviamente, tutti molto contenti, sia noi giocatori che credo anche lo staff e tutta la dirigenza per i risultati che abbiamo ottenuto fino a questo momento e anche perché per ora siamo andati anche oltre alle aspettative che avevamo ad agosto. Ovviamente con il passare del campionato un po’ di “acquolina in bocca” ci è venuta, però sappiamo che il campionato è lunghissimo e che, quindi, ci sarà da combattere fino all’ultima giornata per per arrivare ai nostri obiettivi. La Società ha lavorato, secondo me, molto bene durante l’estate, facendo dei cambiamenti a livello societario che hanno portato dei grandi vantaggi nell’organizzazione. E i risultati parlano chiaro, perché quello che abbiamo fatto fino ad oggi è stato super. Ci aspetta una seconda parte di campionato dove ormai le squadre hanno iniziato a conoscerci e, soprattutto, iniziano a conoscere i nostri limiti e quindi sarà una battaglia tutte le partite. come è capitato finora. I tifosi ormai ho imparato a conoscerli: sono una delle migliori tifoserie d’Italia, secondo me, perché ci seguono ovunque, si sostengono sempre, ci sono sempre stati e quindi dobbiamo solo che ringraziarli. Andiamo avanti e al 7 di maggio, tireremo le somme”.

Walter Wolly Grandi, tifoso

“Siamo partiti che tutti ci dipingevano come dei bambini che avrebbero preso degli “scapaccioni” e che non avrebbero vinto una partita. Secondo me, il derby di Supercoppa ci ha fatto molto bene, perchè abbiamo cominciato a capire come si sta al mondo in questa categoria. E’ chiaro che, dopo la prima “briscola” incassata al debutto con Jesi, andare a vincere a Faenza voleva dire che qualcosina stava cominciando a girare per il verso giusto. Anche perchè capisci che, alla fine, così “triste” non sei e che dei punti nelle mani ce li hai, eccome.  E cominci a crederci un po’ di più e pian piano le vittorie arrivano “fino al collo”. E poi c’è stata la partita più bella di sempre della Virtus Imola di cui io abbia ricordo: contro Firenze abbiamo giocato ad un livello clamoroso. La più bella, ma anche la più inutile, visto che poi quei 2 punti ce li hanno portati via per le note vicende della società toscana. E quella fu la partita che ci portò al derby. Questi ragazzi qua sono quelli che ci hanno fatto vincere il derby! E son entrati di diritto nella storia della Virtus Imola con un +19 che ci ricorderemo tutti a lungo. Perchè questo derby è un campionato nel campionato e quella partita vale molto, ma molto di più dei 2 punti in classifica. Questi ragazzi qua ci hanno fatto vincere il derby! E noi non lo dimenticheremo.
Basta vedere ciò che è successo contro Senigallia con la squadra che stava perdendo di una 30ina di punti, ma con i tifosi che continuavano a cantare tutti, perchè la squadra se lo meritava e se lo merita. La gente si è affezionata a questi ragazzi che stanno dando tutto in campo, guadagnandosi la nostra fiducia, il nostro rispetto ed il nostro amore.
In campionato abbiamo buttato via qualche partita, penso soprattutto ad Ancona e in casa con Fiorenzuola: oggi quei punti in classifica vorrebbero dire tantissimo, però, secondo me, siamo oltre ogni più rosea aspettativa e quindi va bene così. Io, tutte le volte che posso, vado a vedere la Virtus in casa e in trasferta, perchè mi diverto, perchè vedo un bel gioco, un bel gruppo e vedo che i ragazzi sono affiatati tra di loro e lo staff tecnico. Regazzi, insieme a Zappi e Zotti, sta facendo un bel lavoro, motivando tutta la squadra e l’ambiente: bravi tutti! Spero che la Virtus Imola continui a stupire come lo ha fatto finora”.

Luca Patuelli, tifoso:

“Dopo la partita con l’A.Costa in Coppa abbiamo capito che quest’anno sarebbe stata dura in campionato. Poco dopo, con l’arrivo di Tommasini e con la crescita esponenziale della squadra, si è visto che la Virtus ha giocato un ruolo da protagonista in questo girone di andata. Soprattutto dopo la vittoria con Firenze ci siamo accorti che c’era qualcosa che poteva andare in una certa maniera. Bellissime sono state le vittorie di Fabriano, soprattutto, e poi anche quella con Firenze. Rimane il rammarico della sconfitta di Ancona perché in quel caso è stato più demerito nostro che merito degli altri. Dopo un girone d’andata come questo, c’è poco da dire! Adesso viene il bello, perché io al 4º posto sinceramente non ho mai creduto: la Virtus ha tutte le qualità per entrare nelle prime 8 così da avere la bella in casa nei playoff e poi ci si giocherà tutto a maggio.
Per quello che riguarda l’Armata Giallonera siamo molto contenti, perché riguardando le foto dell’anno scorso in C e guardare la curva in serie B è tutta un’altra cosa. Tanti ragazzi e, soprattutto, tante ragazze si sono avvicinati al nostro gruppo organizzato. In più, tanti tifosi storici sono tornati e l’Armata Giallonera è stata presente in ogni palazzetto, sia in casa che fuori. Siamo andati a Rieti, siamo andati ad Ancona, siamo andati a Piacenza, andremo a Jesi domenica prossima, insomma, siamo sempre al fianco della squadra.
E’ ovvio che il culmine e la ciliegina sulla torta è stato il derby di campionato del 4 dicembre che, a parte la vittoria, è stata un bellissima giornata di sport, di tifo, con un grande spettacolo sugli spalti. E’ stato veramente molto bello!
Speriamo di ripeterci anche il 2 di aprile (ride, ndr) e, per quello che sarà il futuro, noi speriamo di crescere sempre di più. In curva c’è tanto entusiasmo!”