Fra Venezia Giulia e Slovenia a “risciacquare basket in Isonzo”

Pausa Pasquale  e fermo dei campionati; quale migliore occasione per regalarsi una tre giorni ad alta intensità del gioco più bello del mondo? Questo è quanto devono aver pensato i quattro moschettieri dello staff tecnico che guidano il gruppo Virtus under 17: non si può certamente scegliere un luogo a caso, così il “guru” Giorgio “Ciucci” Devetag  rispolvera le sue radici “goriziane” e porta tutti a mostrare “come si gioca a basket”.

Grazie alla società che appoggia in pieno l’iniziativa mettendo anche a disposizione i due pulmini nella mattinata di Giovedì 7 aprile una più che nutrita rappresentanza dei nostri ragazzi è partita con entusiasmo alle stelle per l’avventura: se ce ne fosse bisogno una ulteriore conferma del feeling all’interno del gruppo visto che praticamente tutti i disponibili hanno risposto presente.

Addirittura, l’assenza dell’ultimo minuto di Thomas Grillini (a proposito, auguri di pronta guarigione!) è stata surrogata dal fratello Tyron, altro giovante virgulto del viavaio giallonero attinto direttamante dagli under 15 che fino ad ora aveva visto i più grandi solo dagli spalti e non si è fatto pregare; così anche la “crostatona” offerta dalla famiglia Grillini ha potuto seguire la compagnia fornendo le giuste energia e facendo leccare i baffi a tutti: si narra che i coach se ne siano imboscati ampie porzioni giustificandola con la salvaguardia della linea dei ragazzi, come se ce ne fosse bisogno!

Dopo un viaggio memorabile in cui il condottiero Piattesi ha “impostato” la sua Playlist musicale, alternando classici “d’antan” a pezzi dello Zecchino d’Oro cantati a squarciagola dai ragazzi che per qualche ora hanno abbandonato “Manneskin e “Pinguini tattici nucleari”, nel pomeriggio l’ approdo ad Aquileia, con il tempo per il momento “curturale” per dirla alla Benigni con visita alla Basilica romanica con i suoi spettacolari mosaici: “mens sana in corpore sano”.

Prima partita in serata ospiti dei Falconstar Monfalcone, gruppo selezionato che partecipa al campionato di Eccellenza Friuliano ed è un corsa per la coppa Regionale: punteggio azzerato ad ogni quarto con ottimo approccio dei nostri che, con il pressing e le palle recuperate sorprendono i ben più strutturati avversari con un parziale di 24-13 da lustrarsi gli occhi. La partita prosegue con ritmi intensi e frequenti rotazioni di tutti gli effettivi e qualche esperimento di coach Panizza, con parziali per i padroni di casa i 15-3, 17-11, 17-15; c’è anche il tempo per il quinto tempo “della staffa” con un 17 -17 che testimonia anche la ottima tenuta atletica frutto anche dell’ottimo  lavoro di Devetag.

Una buonissima partita al cospetto di avversari ben più forti fisicamente con cui i nostri non hanno però sfigurato, senza timore di proporre la propria identità di gioco e le proprie armi, giocando alla pari per ampi tratti di gioco alternando comprensibili cali di tensione oltre ai soliti errori su occasioni create che meritano miglior sorte.

Serata in pizzeria con occhi stanchi e lucidi ma clima estremamente sereno e positivo, e genitori a casa a rodersi d’invidia!

Giorno numero 2 con risveglio lento: il campo di battaglia, stavolta è Gorizia in casa della Dinamo; Pasotti acciaccato, tenuto prudenziamente a riposo ma le scorie della partita precedente si fanno sentire e i locali dominano la prima metà partita chiudendo i parziali per 16-10 poi 35-18.

Solo dopo l’intervallo si riaccende la luce, ma non è sufficiente per operare aggancio e sorpasso  48-38 poi  59 a 52  frutto di una quantità di tiri da sotto sbagliati inenarrabili; poi quinto tempino con i 2008  Grillini e Bonazzi sugli scudi  con una bomba a testa; 75 a 62 il finale. Buona comunque la prestazione complessiva con più flessioni rispetto alla sera precedente, peccato perchè questa squadra pareva più abbordabile.

In serata 3° incontro con il “Nova Gorica” per scoprire che le mamme slovene non hanno le stesse ricette delle mamme italiane, se è vero che la proporzione fisica rispetto ai nostri dei giocatori locali è di 1,5; si potrebbe pensare che alla maggior massa corrisponde minor mobilità e preparazione tecnica ma non è affatto così: i fratellini di Doncic sono tali non a caso.

La montagna da scalare è altissima, nonostante questo i ragazzi tengono botta per tutto il primo quarto che termina 24 a 21 per poi cedere progressivamente nei successivi per un passivo totale di 30 punti finale: palla che gira velocemente, tiri senza tanti tentennamenti non appena gli avversari concedono mezzo metro, sono gli ingredienti della “cena” che offrono i cugini d’oltreconfine ben più indigesta degli ottimi maccheroncini al pesto e pomodorini mangiati a pranzo in una splendita giornata all’aperto, che fa il pari con l’ospitalità ricevuta.

I nostri annaspano, ci provano, usano tutte le frecce della faretra a disposizione, ma lo strapotere fisico unito alla buona tecnica non consente tante possibilità. Partita comunque estremamente positiva per l’approccio mai timoroso e persino sfrontato se si pensa ai due under 15 venuti non solo per fare numero; c’è la consapevolezza di un solco tracciato che ancora è da percorrere ma che ha già fatto una bella strada; è importantissimo confrontarsi con realtà diverse, più strutturate, per misurare i progressi compiuti, per disvelare, perchè no, le nostre debolezze  e comprendere la direzione del miglioramento cui tendere, cosa non sempre facile nel campionato di quest’anno.

Nella mattinata del sabato quarta ed ultima partita a Perteole con la sqadra locale prima e imbattuta nel proprio girone del campionato regionale Friulano.

E’ la migliore partita dei gialloneri che cercano in tutti i modi la vittoria in un match tiratissimo dal primo all’ultimo minuto, duro e intenso con punteggio sempre in bilico. I nostri ragazzi partono bene, così come negli altri incontri e sembrano avere qualcosa di più chiudendo in vantaggio il primo quarto 20-19.

Nel secondo c’è una flessione di cui approfittano i friulani (38-33 alla pausa) ma nel terzo c’è il riaggancio (58-57); nel finale di partita la fatica si fa sentire e qualche sbaglio di troppo non ci concede il virtuale foglio rosa.

Una esperienza comunque molto positiva; dalle parole dello staff tecnico che ha seguito e diretto i ragazzi  si coglie l’affiatamento e il clima sempre in bilico tra goliardia e serietà che ha contraddistinto i tre giorni.

Piattesi, vero e proprio collante e “Peter Pan” della brigata sottolinea l’obiettivo, pienamente riuscito, di legare ancora di più il gruppo e consolidare i rapporti: non c’è mai stato uno screzio o una parola di troppo e i giovani sono stati accolti benissimo dal gruppo storico dei 2006; i ragazzi si sono impegnati sempre al massimo ed espresso in campo buone cose; non si sono mai intimoriti neanche al cospetto di squadre più fisiche e hanno ribattuto sempre colpo su colpo senza mai lamentarsi dei contatti a volte duri (sentiremo in proposito le opinioni delle mamme all’arrivo).

Panizza, lascia, per una volta i panni seriosi dell’Head coach e tra sternuti e mal di gola sottolinea come alla partenza stesse benissimo prima che il “fido” vice gli allungasse, non richiesto, qualche pacchetto di fazzoletti: “l’aspetto tecnico è stato importante ma anche quello ludico con l’obiettivo di vivere questa esperienza di squadra; in campo abbiamo alternato cose molto buone ad altre meno, ma avevamo bisogno di un misurarci per la nostra crescita, vedremo i frutti di questo lavoro nelle prossime settimane. I ragazzi sono stati molto bravi e siamo stati in strutture molto valide sia come albergo sia come palestre; l’ospitalità è stata eccezionale”.

“Ciucci” Devetag artefice principale e vero e proprio mattatore nella sua terra dove tutti consevano ancora un ottimo ricordo nonostante i numerosi anni vissuti nella nostra città esprime soddisfazione da tutti i pori: “sono molto molto contento  perchè neanche i ragazzi avrebbero pensato di vivere una esperienza così positiva; una opportunità che ci ricorderemo in futuro e da ripetere anche per altri gruppi. Le società devono capire l’impostanza di investire sui giovani, che passa anche da questi momenti, con coach preparati come Panizza e Piattesi per tirare fuori il meglio possibile”

Un ringraziamento a tutti e tre è dovuto.

Articolo redatto con l’ “ignobile” complicità di Fulvio Piattesi